Con il termine General Contractor (se vogliamo essere meno internazionali appaltatore generale o contraente generale), s’intende un soggetto, una persona fisica o una società giuridica, individuata da un committente, a cui viene affidata l’intera organizzazione di una costruzione o ristrutturazione di un’opera edile. È una figura con grandi capacità di gestione in grado di controllare e supervisionare l’intero processo di realizzazione.

Per rendere bene l’idea di come funziona questa figura, immagina un regista intento a gestire e controllare i vari attori che prendono parte al film. Ecco: il general contractor è il regista dell’opera edile.

Questa figura non è una novità nel panorama italiano. A differenza della credenza che hanno i più che associano il General Contractor solamente al Superbonus 110 e agli incentivi fiscali, esso è stato introdotto nel nostro ordinamento giuridico nei primi anni duemila per le lavorazioni rientranti nel settore pubblico. Oggi opera ampiamente anche nel settore privato sebbene non esista una vera e propria disciplina a lui dedicata. Le ragioni che hanno spinto all’introduzione di questa figura sono individuabili nella gestione delle opere edilizie più complesse le quali richiedevano un maggior grado di controllo, responsabilità e competenze.