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IMPIANTO IBRIDO VS CALDAIA A CONDENSAZIONE E POMPA DI CALORE
Sulla scia degli obiettivi posti dall’Unione Europea in merito alla decarbonizzazione e alla transizione ecologica, si è iniziata a porre l’attenzione sulle alternative valide ai tradizionali impianti di riscaldamento.
Tra le soluzioni migliori troviamo i cosiddetti IMPIANTI IBRIDI .
Vogliamo ricordarti che gli interventi di sostituzione dell’impianto di riscaldamento sono idonei all’applicazione del Superbonus 110.
In questo articolo andremmo ad analizzare le differenze che intercorrono tra la “classica” caldaia a condensazione, la pompa di calore e l’impianto ibrido.
Le caldaia a condensazione
Quando parliamo di caldaia a condensazione facciamo riferimento all’impianto maggiormente diffuso che utilizza il metano o il GPL.
Il suo funzionamento si basa sullo sfruttamento (in modo intelligente) del calore generato dalla combustione, recuperando i gas di scarico e utilizzandoli per riscaldare l’acqua nei radiatori.
Le sue prestazioni sono buone e affidabili, ma oltre ad avere un impatto notevole sull’ambiente e un inquinamento maggiore, a livello di resa è meno efficiente rispetto ad una pompa di calore o ad un impianto ibrido.
La pompa di calore
Questa tipologia di impianto impiega l’elettricità per poter funzionare.
E’ la scelta migliore per chi vuole consumare poco e avere un impatto pari a zero sull’ambiente circostante. Si riesce ad ottenere il massimo dalla pompa di calore quando viene usata per sistemi a bassa temperatura (come gli impianti a pavimento) e quando viene abbinata ad un impianto fotovoltaico.
Nonostante i suoi vantaggi, è utile sottolineare anche i suoi punti a sfavore:
- Ha un costo di installazione più elevato rispetto ad una classica caldaia a condensazione
- Non è adatta a tutte le tipologie di clima esterno all’immobile: la pompa di calore, infatti, non lavora bene con le temperature basse
- Va considerato il grado di isolamento termico del fabbricato. Se quest’ultimo non è ben isolato, si verranno a creare alte dispersioni di calore che, di conseguenza, richiederanno una potenza maggiore per sopperire a tale dispersione, e quindi la pompa di calore risulterebbe inadatta
E’ ottimale pertanto optare per questo impianto per tutte le situazioni in cui si ha a che fare con nuove costruzioni che si trovano in un contesto climatico con basse temperature e con un buon isolamento termico dell’edificio.
Ricordiamo poi che esistono diverse tipologie di pompe di calore a seconda della risorsa sfruttata per ricavare energia: troviamo la pompa di calore che utilizza il calore geotermico; la pompa di calore che usa l’acqua ed infine quella che impiega l’aria.
Impianto ibrido
L’impianto ibrido è un sistema unico che utilizza due o più tecnologie nello stesso apparecchio per ottenere i massimi risultati. Le differenti tecnologie non solo coesistono nell’impianto, ma collaborano tra di loro.
In questa combinazione troviamo: la classica caldaia a condensazione e la pompa di calore che, abbinate assieme, permettono il riscaldamento e raffreddamento dell’immobile e la produzione di acqua calda sanitaria.
Il funzionamento dell’impianto ibrido è molto semplice: finché il sistema lo ritiene opportuno impiega l’energia prodotta dalla pompa di calore, quando avverte la necessità di una potenza maggiore viene azionata la caldaia a condensazione. Solitamente quando ci sono temperature molto basse il sistema avvia in automatico la caldaia a condensazione, mentre quando ci sono più di 5°gradi esterni viene azionata la pompa di calore. La scelta se impiegare una, l’altra o entrambe le tecnologie, avviene in modo automatico dal sistema grazie all’impiego di sensori che sanno captare la temperatura sia esterna che interna.
Come tutti gli altri sistemi, ovviamente, la scelta di un impianto ibrido comporta i suoi pro e i suoi contro.
I pro sono ovviamente la sua versatilità, la sua efficienza e la sua continuità di esercizio (nel caso, ad esempio, una delle due tecnologie presenti un malfunzionamento, esiste l’altra in suo supporto). E’ opportuno anche ricordare che per poter installare l’impianto non si necessita di particolari richieste di opere pesanti di ristrutturazione, ma viene allacciata direttamente all’impianto di riscaldamento esistente.
Tra i contro troviamo certamente i costi di acquisto e di installazione che sono più elevati rispetto alle altre due opzioni e il livello di inquinamento. Non ha infatti un impatto pari a zero come la pompa di calore, ma non inquina come la classica caldaia a condensazione; possiamo considerarlo come una via di mezzo.
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