La copertura: un elemento fondamentale per la transizione energetica
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COPERTURA E TRANSIZIONE ENERGETICA
Ritorniamo a parlare di transizione energetica, ma questa volta da un altro punto di vista, quello della copertura (o tetto) della nostra abitazione.

Come abbiamo già parlato nei precedenti articoli, il Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza, pone la transizione energetica come uno dei tre assi strategici fondamentali da realizzare e, questo, presuppone un impegno da parte di tutti noi. Si lo sappiamo, parlare sul piano astratto è sempre facile, è la concretizzazione dopo che risulta essere difficile e piena di ostacoli.

Guardiamoci un attimo attorno: stiamo attraversando una delle estati più calde degli ultimi anni (e stando a quanto viene riportato dagli studiosi dei cambiamenti climatici, la possiamo considerare anche fresca rispetto a quelle che arriveranno); l’emissione di gas serra continua imperterrita e l’impiego di gas e petrolio nelle industrie e nelle residenze continua senza sosta.
Allarmanti sono ad esempio le cosiddette “Isole di Calore” ossia, zone di città che tra cementificazione, assenza di aree verdi e utilizzo massiccio di sistemi di riscaldamento-raffrescamento, producono un aumento della temperatura di circa 4-5 gradi rispetto alle aree periferiche.

Cosa possiamo fare per invertire la rotta e attuare un piano concreto per ridurre inquinamento, spreco di risorse e costi? Possiamo partire dal tetto della nostra casa. Sì, hai letto bene, il cambiamento può partire dalla copertura della tua abitazione.

Di cosa ti parleremo in questo articolo? Dell’importanza della coibentazione per combattere gli sprechi energetici e migliorare il comfort abitativo e del ruolo chiave che può ricoprire la copertura per la transizione energetica.

La Copertura e l'isolamento termico

Partendo dal presupposto che gran parte dei nostri edifici sono stati costruiti prima degli anni ’90 e che quindi le progettazioni non prevedevano limitazioni nella dispersione di calore, oggi più che mai questo tema risulta essere invece centrale.

Per limitare inutili sprechi di calore, la coibentazione della propria abitazione rappresenta una delle soluzioni migliori e più efficaci. Puntare ad un buon termo-isolamento consente di abbattere i costi delle bollette e produrre un notevole risparmio energetico.

La copertura ha un ruolo chiave in questo, in quanto, è la principale via di fuga del calore della casa: si conta che da sola sia responsabile del 25% della dispersione del calore (per il principio secondo cui l’aria calda va verso l’alto). Questa situazione non produce un buon livello di comfort abitativo in quanto, durante i mesi estivi le stanze risultano particolarmente calde e umide; mentre durante quelli invernali fredde.

Quando parliamo di dispersione termica facciamo riferimento alla capacità del calore di attraversare le pareti della nostra casa. Maggiore è la dispersione termica, maggiore saranno gli scompensi termici.

Generalmente la dispersione termica la possiamo dividere in 3 categorie:

    1. Dispersione di 1 grado o meno: la tua abitazione risulta essere ben coibentata e non hai bisogno di interventi
    2. Dispersione di 3 gradi: la tua casa non è del tutto coibentata, ma ha un buon margine di miglioramento
    3. Dispersione superiore ai 5 gradi: l’abitazione non ha nessun tipo di coibentazione ed è arrivato il momento di agire

I possibili interventi da adottare

Dando per scontato che, come base per l’intervento, abbiamo una copertura già esistente, bisogna prima di tutto individuare la soluzione tecnologica più adeguata e scegliere il materiale termo-isolante migliore per garantire un’ottima riqualificazione energetica.
In linea di massima esistono due modalità di intervento: l’isolamento estradosso e l’isolamento intradosso della copertura.

La prima opzione (estradosso) consiste nel posizionamento di uno strato coibente tra la struttura e lo strato di finitura. La soluzione più vantaggiosa in grado di garantire: un ottimo isolamento termico ed acustico, una buona riduzione dei ponti termici e l’assenza di condensa.

La seconda opzione (intradosso) consiste nel posizionamento di uno strato coibente tra lato interno della struttura e nella realizzazione di una controsoffittatura. Non è la soluzione migliore se si guarda al lato di coibentazione, ma è sicuramente quella più veloce da creare in quanto non necessita di nessuna opera di smontaggio.

Va comunque tenuto a mente che gran parte della buona riuscita della coibentazione della copertura è data dalla scelta del materiale da impiegare. In commercio ce ne sono di diversi e si dividono principalmente tra quelli naturali e quelli sintetici (leggi il nostro articolo: Cappotto Termico: scegli l'efficienza energetica). Per la bioedilizia esistono i cosiddetti materiali di ultima generazione, quali: pannelli sottovuoto; isolanti termo-riflettenti e quelli a base di aerogel.

Gli altri punti di forza della copertura

Oltre alla coibentazione (e i suoi innumerevoli vantaggi), la copertura può essere un’ottima base anche per altri interventi.

Primo fra tutti l’installazione di pannelli fotovoltaici (per capirne il funzionamento e sapere tutto su questo sistema leggi: Impianto fotovoltaico, sostenibilità e risparmio). La copertura, infatti, deve essere vista come lo spazio perfetto per poter ospitare i moduli fotovoltaici ed iniziare ad utilizzare le energie rinnovabili. Una buona progettazione permette di installare il numero massimo di pannelli sulla copertura catturando il quantitativo maggiore possibile di luce solare da convertire poi in energia.
Al pari dell’energia solare però può essere “sfruttata” anche l’energia eolica tramite l’installazione di mini-pale eoliche sopra al tetto della propria abitazione.

Figli di una mentalità usa e getta, tendiamo a sprecare gran parte di tutto ciò che utilizziamo (tendenza che fortunatamente si sta invertendo alla luce del cambiamento dello stile di vita di molti di noi e dell’importanza data alla sostenibilità e al rispetto ambientale). Tra le risorse che maggiormente sprechiamo c’è sicuramente l’acqua. Ecco che per far fronte a ciò possiamo vedere la copertura come un punto di raccolta dell’acqua da ri-impiegare poi per diverse attività casalinghe (quali pulizia dei sanitari, irrigazione del prato).

E perché no, la copertura può diventare un meraviglioso prato? Noi in Italia non li vediamo praticamente mai, ma in Germania, Olanda o Inghilterra sono un must. L’installazione di un giardino sul tetto della propria abitazione permette non solo di ridurre l’effetto "Isola di calore" e catturare l’anidride carbonica presente nell’aria, ma è anche una soluzione esteticamente belle e appagante.

Edilgreen e la strada per l'efficienza energetica

Alla luce di quanto descritto sopra, orientarsi verso la riqualificazione energetica risulta essere un passo molto importante da compiere sia per sé stessi che per l’ambiente circostante. Noi siamo specializzati in coibentazione di tetti ed isolamenti termici a cappotto.

Scegliendoci saprai di affidarti ad un team di esperti in grado di valutare attentamente il tuo caso e condurti verso la soluzione perfetta per te!