La sicurezza nei cantieri edili
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CANTIERE E SICUREZZA
Il cantiere, statisticamente parlando, è uno dei luoghi di lavoro più a rischio nel quale è più facile incorrere in incidenti o infortuni. Per prevenire e proteggere i lavoratori dal verificarsi di eventi dannosi e rischiosi, è utile adottare delle misure di sicurezza idonee e obbligatorie per legge.

In questo articolo ti spiegheremo quali sono le figure che intervengono in materia di sicurezza nel cantiere, i documenti obbligatori da redigere e faremo un breve cenno ai DPI.

Sicurezza e Normativa

Prima di addentrarci nella normativa è opportuno definire che cosa intendiamo con il termine cantiere.
Il cantiere è un’area di lavoro temporanea (fissa o mobile), nella quale vengono svolti lavori di costruzione edile o ingegneria civile. Le lavorazioni svolte riguardano principalmente la costruzione, la ristrutturazione, la riparazione, la demolizione e il rinnovamento di opere.

La sicurezza, specie alla luce delle numerose morti bianche, è un argomento di fondamentale importanza che nessuna impresa può ignorare. La materia viene regolamentata dal Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/2008) al titolo IV, ma affonda le sue origini nel lontano 1956 con il DPR 164/1956 che conteneva le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni. La corretta pianificazione della sicurezza in cantiere prevede un elenco delle attività che verranno svolte nel luogo in oggetto e le misure preventive da adottare al fine di ridurre i rischi. Si ricercheranno le migliori soluzioni tecnico-costruttive.

CSP e CSE

Uno dei ruoli fondamentali per la sicurezza in cantiere viene ricoperto dalla figura del Coordinatore per la Sicurezza. Questo si suddivide in due figure, che possono essere accorpate in un’unica persona o due individui differenti, che intervengono in due momenti distinti della fase operativa.
Si distinguono il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione e il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. Entrambi hanno la responsabilità di tutelare i lavoratori e progettare correttamente il cantiere dal punto di vista della sicurezza.

Il CSP ha l’obbligo di:

  • Redigere il PSC (ossia il Piano di Sicurezza e Coordinamento)
  • Analizzare i rischi specifici legati all’attività dell’impresa e delle lavorazioni

Il CSE invece, ha l’obbligo di:

  • Verificare l’applicazione da parte delle imprese e dei lavoratori delle disposizioni contenute nel PSC
  • Segue passo dopo passo l’andamento dei lavori
  • Svolge compiti di vigilanza continua
  • Adegua il PSC in relazione all’evoluzione dei lavori
  • Organizza e coordina le diverse figure presenti in cantiere
  • Segnala le violazioni e procede alla sospensione dei lavori (in caso di grave pericolo e violazione) in attesa della messa in sicurezza

Piani per la Sicurezza

Con tutti questi acronimi è facile fare confusione, lo comprendo, ma queste sigle rappresentano i due piani per la sicurezza fondamentali per l’avvio del cantiere. Entrambi i documenti stimano i rischi e stabiliscono le misure di prevenzione da adottare per tutte le attività che verranno svolte.

Il PSC è il Piano di Sicurezza e Coordinamento redatto dal CSP e fondamentale per la pianificazione della sicurezza in tutti quei cantieri in cui sono presenti contemporaneamente più imprese. E’ costituito da una relazione tecnica in cui vengono delineate tutte le fasi operative del lavoro. Vengono inoltre sottolineate e analizzate le situazioni più a rischio e le misure da adottare per la concreta messa in sicurezza del cantiere.

Il POS è il Piano Operativo di Sicurezza e viene redatto e firmato dal Datore di Lavoro dell’impresa che effettuerà i lavori presso il cantiere. Il documento deve contenere:

  1. I dati identificativi dell’impresa (nominativo del datore di lavoro, ubicazione, riferimenti telefonici, attività svolte, RSPP, medico competente, numero e qualifica dei lavoratori)
  2. Elenco delle macchine e delle attrezzature utilizzate nelle lavorazioni
  3. Valutazione dei rischi
  4. Individuazione delle misure di prevenzione e protezione
  5. Organizzazione della sicurezza
  6. Elenco di ponteggi e opere provvisionali

DPI

I Dispositivi di Protezione Individuale comprendono tutte quelle attrezzature individuali che sono destinate ad essere indossate e tenute dal lavoratore al fine di proteggerlo contro uno o più rischi e pericoli presenti in cantiere. Per essere considerati a norma di legge, i DPI devono avere la marchiatura CE.

Ce ne sono di diverse tipologie che variano a seconda della lavorazione che il lavoratore andrà a svolgere. E’ importante ricordare inoltre, che i DPI si differenziano dai DPC che sono invece i Dispositivi per la Sicurezza Collettiva (da considerarsi anche prioritari rispetto a quelli individuali). Questi ultimi agiscono direttamente sulla fonte del pericolo e mettono in sicurezza tutti i dipendenti e non solo il singolo. Tra questi ci sono ad esempio i parapetti.

Tra i DPI più utilizzati troviamo:

  • Casco o elmetto
  • Guanti
  • Calzature di sicurezza
  • Cuffie e tappi auricolari antirumore

La categoria dei dispositivi per la sicurezza è talmente ampia e dettagliata che scriveremo un articolo ad hoc per trattarla al meglio.

Edilgreen e Sicurezza

Per noi di Edilgreen la sicurezza è una materia fondamentale e non trascurabile. Abbiamo nel nostro team una figura che si occupa di tutto l’aspetto di sicurezza nei cantieri e ci appoggiamo anche ad uno studio esterno per essere il più completi ed efficienti possibili.

Affidarti a noi significa eseguire lavorazioni edili nel rispetto della normativa. Se questo aspetto ti preoccupa, ti vogliamo tranquillizzare dicendoti che con noi potrai sentirti al sicuro.

Se vuoi realizzare delle lavorazioni presso il tuo immobile non esitare a contattarci: inizieremo assieme questo viaggio all’interno del mondo edile!