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MATERIALI IGNIFUGHI ED EDILIZIA
Dopo l’incendio avvenuto lo scorso 29 agosto al grattacielo milanese di Via Antonini, 32, si è generato un certo allarmismo nel mondo delle costruzioni edili. Gli interrogativi su “Ma è norma il materiale che sto utilizzando?” “Che resistenza al fuoco ha?” e molti altri, hanno attanagliato gli impresari del settore. È giusto, alla luce anche dei molteplici interventi che si stanno realizzando in questi mesi con gli incentivi dei bonus edili, fare luce e chiarezza su un tema così importante.
In questo articolo ti andremmo ad illustrare che cosa s’intende per materiali ignifughi, la normativa italiana ed europea che li regola, la loro classificazione e i materiali ignifughi e allo stesso tempo isolanti.
Che cos'è un materiale ignifugo?
Il termine ignifugo deriva dal latino: ignis (fuoco) e fugio (fuggire). Pertanto, quando parliamo di materiale ignifugo facciamo riferimento ad un materiale non infiammabile, in grado di non reagire al fuoco e respingerlo o, comunque, di reagire ad esso con lentezza impedendo la nascita dell’incendio o bloccandone la sua propagazione. Queta proprietà è intrinseca ai diversi materiali quindi, troveremo materiali che per loro natura respingono il fuoco (come ad esempio il cemento) e altri che invece ardono estremamente in fretta (come il legno).
La normativa europea di riferimento
La normativa europea da prendere in considerazione per il tema trattato, è la UNI EN 1350-1 che classifica i materiali e i prodotti impiegati nelle costruzioni in funzione della loro reazione al fuoco.
E’ importante sottolineare che per reazione al fuoco si fa riferimento all’indice di partecipazione di un materiale (o ad un sistema) nelle prime fasi di propagazione di un incendio.
Le categorie che fanno riferimento ai materiali incombustibili sono la A1 e la A2, all’interno delle quali troviamo:
- Cemento
- Calcestruzzo
- Minerali
- Vetro
- Lana di roccia
- Ceramica
- Lana di vetro
La normativa italiana di riferimento
A livello di normativa italiana troviamo invece la norma UNI CEI EN 13943/2004 che regola sempre la reazione al fuoco dei diversi materiali valutandola secondo una moltitudine di parametri, noi per comodità vi riportiamo i 5 principali:
- Infiammabilità: la capacità di un materiale di bruciarsi durante l’esposizione ad una fonte di calore
- Velocità di propagazione: la velocità con cui la fiamma si propaga nel materiale
- Gocciolamento: la caratteristica del materiale di emettere gocce fuse nel mentre e nel periodo successivo all’esposizione ad una sorgente di calore
- Post-incandescenza: la presenza di zone incandescenti dopo lo spegnimento della fiamma
- Sviluppo di calore: la quantità di calore generata da un materiale durante la fase di combustione
Accanto a questa normativa troviamo il decreto ministeriale del 26 giugno 1984(modificato poi nel 2001) che valuta le classi di reazione al fuoco. Le classi trattate sono 6 e si strutturano così:
- Classe 0: rientrano i materiali incombustibili
- Classe 1: materiali combustibili non infiammabili
- Classe 2: materiali combustibili difficilmente infiammabili
- Classe 3: materiali combustibili infiammabili
- Classe 4: materiali combustibili facilmente infiammabili
- Classe 5: materiali combustibili estremamente infiammabili
La logica alla base delle classi è che all’aumentare della cifra aumenta anche la partecipazione alla combustione del materiale. La classe 0 è la classe alla quale fanno riferimento i principali materiali edili citati poco sopra. Tra questi troviamo quindi i materiali da costruzioni compatti o espansi privi di leganti organici; i materiali isolanti privi di leganti organici e i materiali costituiti da metalli.
Materiali ignifughi e isolanti
Molto spesso in edilizia viene utilizzata la combinazione materiale ignifugo e materiale isolante. I due principalmente utilizzati sono la lana di roccia e la lana di vetro. Oltre a svolgere egregiamente una funzione di isolamento termico, forse pochi sanno che hanno un comportamento fortemente ignifugo. Vengono infatti spesso impiegati nel rivestimento delle canne fumarie per il duplice scopo di isolamento e abbattimento del rischio di incendi.
È sempre bene ricordare che sono materiali completamente naturali quindi rientrano a pieno titolo in una scelta sostenibile in pieno stile bioedile.
Edilgreen: la scelta giusta
Noi di Edilgreen ti offriamo l’opportunità di ristrutturare la tua abitazione, o di costruirne una da zero, assicurandoti il pieno rispetto delle normative in vigore per quanto riguarda l’utilizzo di materiali certificati. Essendo poi specializzati in bioedilizia, optiamo spesso per la combo materiale ignifugo-isolante, offrendoti la possibilità di utilizzare materiali resistenti, non infiammabili e rispettosi dell’ambiente.
Forza, mettiti in contatto con noi e realizza i tuoi sogni edili!